“Come Quanto Finché Puoi”
E se il samaritano non arrivasse mai?
Nel Vangelo c'è quest'uomo mezzo morto, buttato sul ciglio della strada. Per caso un sacerdote scende per quella stessa strada, un degno sacerdote, proprio con la talare, bravo, bravissimo! Ha visto, ha guardato e forse ha pensato: "non ho tempo di fermarmi, arrivo tardi a messa, i miei fedeli mi aspettano", e se ne è andato via. Poi passa un levita che forse avrà pensato "magari sarà morto e se io mi avvicino e lo tocco domani dovrò andare dal giudice e dare testimonianza", e se ne è andato via. Forse altri sono passati per quella stessa strada. Ciascuno ha visto, ha guardato, ha pensato "non tocca a me aiutarlo, non ne ho il tempo, non ne ho la capacità, non ne ho la possibilità, io già mi occupo di tante cose; di certo qualcun'altro passerà e presterà soccorso, magari uno che non ha, come me, missionari in Africa, orfanelli in India, malati nel Madagascar". Insomma tutti lì a sperare che passi e si fermi il samaritano! E sono tutte persone buone, che fanno azioni buone! E se il samaritano non arrivasse mai? Ecco, il sacerdote è arrivato in tempo per la messa, e i fedeli sono contenti; il levita ha avuto, il giorno dopo, una giornata tranquilla secondo quello che lui aveva pensato di fare, perché non ha avuto questo imbroglio di andare dal giudice o altre noie del genere; i missionari, gli orfanelli, i malati sorridono, e ciò è certamente bello. Ma sul ciglio di quella strada sulle nostre strade, c'è una vittima in più: era un uomo! Poteva essere salvato se uno, vicino, suo prossimo, si fosse fermato a soccorrerlo. E se quell'uomo fosse uno di noi, uno della nostra città, chi avrebbe dovuto soccorrerlo? Chi è il prossimo per uno che si trova in difficoltà proprio qui, a Carugate? È a questa domanda, a questa esigenza, che dà risposta la Caritas parrocchiale a mezzo del Centro di ascolto S.Maria, con un lavoro fatto di ascolto, accoglienza, sostegno, aiuto; offrendo servizi, beni, risorse (materiali ed economiche) e compassione cristiana a fronte di situazioni di bisogno spesso estremo, di povertà, di perdita del lavoro, di disagio anche grave. C'è una catena di solidarietà umana, civile, sociale e religiosa, fatta da volontari, amministrazione comunale, aziende ed enti che fornisce aiuto e collaborazione. Ma è una catena che ha sempre meno maglie e le maglie invecchiano e si assottigliano diventando sempre meno sicure. Il progetto “Come Quanto Finché Puoi”, che oggi vede ufficialmente la luce, vuole essere una occasione di solidarietà locale. Vuole offrire a ciascuno di noi, a tutti noi, ma proprio a tutti (istituzioni, organizzazioni, enti, privati, cattolici e non) la possibilità di rendersi utile direttamente sul nostro territorio, senza nulla togliere, se non in termini di priorità, alle azioni buone che possiamo comunque sostenere anche in ambiti non locali. Il progetto CQFP vuole soprattutto trovare volontari, spazi e, ma solo in ultima istanza, risorse economiche. I volontari si occuperanno di ascolto, di segreteria, immissione e gestione dati, organizzazione e gestione magazzini, carico e scarico merce, trasporto, insegnamento. Se arrivassero competenze e idee diverse o particolari si potrebbe anche decidere di realizzare iniziative fin qui mai immaginate. Tutto ciò nella misura in cui ciascuno può e decide di impegnarsi e solo per tutto il tempo per il quale decide di collaborare. La scheda di adesione è strutturata su questi criteri. Ciascuno potrà indicare le proprie disponibilità di tempo, le proprie competenze e le proprie modalità di partecipazione al progetto. I volontari del centro di ascolto sono a disposizione per ogni chiarimento o integrazione di informazione anche per coloro che volessero collaborare con gruppi di carità parrocchiale diversi dal Centro di ascolto S.Maria. Da parte mia non posso che riprendere le parole di San Paolo: "Fratelli, ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia". Don Claudio per Caritas parrocchiale |