Mini-cronaca di una giornata molto speciale
Finalmente, dopo una mattinata di acquazzoni, la preparazione di ben 3 palchi per affrontare ogni evenienza e tanta passione, il sole ha deciso di sorridere al nostro Cardinale, che si è presentato indossando un simpatico cappellino giallo. “Ho bisogno di questo cappellino perché io ero rosso di capelli, rosso Tiziano... i rossi devono stare molto attenti alla pelle”.
E’ iniziato così il discorso del Cardinale. Stupore e meraviglia sono state le parole che ha utilizzato per descrivere la sua gioia nel vedere le centinaia di persone presenti: “Mi piace moltissimo l’impostazione di questo Oratorio” - ha continuato il Cardinale - “concepito come una CASA, una DIMORA dove uno sta bene”. L’Oratorio è una Comunità “che ha in comune qualcosa, o meglio qualcuno: Gesù”, che ci porta a condividere le nostre esperienze in una Comunità più grande che è la Chiesa. L’Arcivescovo ci ha lasciato in dono un augurio, quale stile di vita, una preghiera di Papa Paolo VI: “Gesù, Tu mi sei necessario”. Don Simone ha invitato l'Arcivescovo a soffiare su una megatorta per festeggiare con noi il 110° compleanno del nostro Oratorio, mentre il cielo si dipingeva di palloncini colorati. Preghiere, canti, balli e ringraziamenti hanno accompagnato questo bellissimo momento. All’uscita il Cardinale ha firmato un originale quadro con l’immagine di Don Bosco, che verrà affisso all’ingresso della nostra GRANDE CASA! |
“E' uno degli oratori estivi più belli di tutta la Diocesi.
Non è per farvi un complimento, è un dato di fatto” S.E. Cardinale Angelo Scola |
“Eminenza, le diciamo il nostro grande GRAZIE”.
Con queste semplici parole don Simone ha accolto il Cardinale nella nostra CASA, l’Oratorio, che quest’anno festeggia i suoi 110 anni! Ancora oggi l’Oratorio rappresenta per la comunità di Carugate un importante punto di riferimento e “soprattutto nel giorno di domenica l’Oratorio apre le sue porte, e tutti si possono sentire COME A CASA”. Sono seguite alcune brevi testimonianze di persone, piccole e grandi, che abitano questa CASA. La caratteristica comune nei loro interventi è stata proprio la gioia che traspare nel sentirsi parte di questa CASA, e il desiderio di viverla e di prendersene attivamente cura. Uno spunto di riflessione ci è arrivato anche dalla lettura del Vangelo: “Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia”: il Vangelo è la roccia che fa da fondamenta alla nostra CASA. |
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