Centro Culturale Sant'Andrea
Presidente: Tiziana Giudici Sede: Via Cesare Battisti, 45 - Carugate email: s.andrea.centroculturale[chiocciola]gmail[punto]com Blog: http://centroculturalesantandrea.blogspot.it/ Diceva Don Giussani in un libro intervista «…. La fede, mi pare, è sorgente di cultura proprio in quanto diventa principio di una percezione, di una conoscenza nuova del mondo, della realtà: come origine, come dinamismo, che ne costituisce l’effimero esistere, e come scopo. Questa nuova percezione della vita come tale, della realtà che mi tocca e in cui mi imbatto come tale, è descritta di nuovo da san Paolo: “In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri». Questa fede che diventa cultura, dunque, è come un investimento nuovo del mondo che porta più bellezza e più utilità, più precisa utilità, a tutto.» |
Ed è a partire da questa educazione umana, di fede e culturale, dentro e fuori dalla Chiesa, che nel 1980 undici soci fondatori, poco più che ventenni, intrapresero l’avventura di fondare il Centro Culturale Sant'Andrea, sottoscrivendo che «L’associazione ha per scopo lo sviluppo della presenza di un soggetto popolare cristiano in Carugate, attraverso la ripresa di una cultura popolare; e mediante esperienze di socialità nuova».
Da questa origine sono nate molte iniziative che, nel corso degli anni, si sono sviluppate attraverso diverse forme espressive, in collaborazione con altre realtà locali ed anche con Centri Culturali dei paesi limitrofi, con cui collaboriamo stabilmente.
Forse allora non era chiaro nei dettagli il cammino che avremmo intrapreso, ma da allora il nostro Centro Culturale non è venuto meno allo scopo. Innanzitutto come percorso di una storia personale, ma anche come tentativo, fatto insieme, di rendere partecipi le persone che incontriamo alla nostra esperienza umana.
Ogni proposta è stata, per noi, il semplice tentativo di conoscenza e approfondimento della contemporaneità di Cristo oggi, la ricerca della pertinenza della fede nella realtà individuale e sociale.
La citazione che Don Luigi Giussani fa di San Paolo: “… Vagliate ogni cosa e trattenete – letteralmente – il «bello». Ma il «bello» è lo splendore del «vero»: trattenete, quindi, il vero, cioè trattenete quello che corrisponde al vostro cuore”, è, per noi, sorgente di impegno semplice ma fedele alla costruzione di “cultura”, cioè di ricerca appassionata alla verità della vita, al suo senso ultimo.
Grati a don Giussani per averci mostrato la strada da seguire.
Da questa origine sono nate molte iniziative che, nel corso degli anni, si sono sviluppate attraverso diverse forme espressive, in collaborazione con altre realtà locali ed anche con Centri Culturali dei paesi limitrofi, con cui collaboriamo stabilmente.
Forse allora non era chiaro nei dettagli il cammino che avremmo intrapreso, ma da allora il nostro Centro Culturale non è venuto meno allo scopo. Innanzitutto come percorso di una storia personale, ma anche come tentativo, fatto insieme, di rendere partecipi le persone che incontriamo alla nostra esperienza umana.
Ogni proposta è stata, per noi, il semplice tentativo di conoscenza e approfondimento della contemporaneità di Cristo oggi, la ricerca della pertinenza della fede nella realtà individuale e sociale.
La citazione che Don Luigi Giussani fa di San Paolo: “… Vagliate ogni cosa e trattenete – letteralmente – il «bello». Ma il «bello» è lo splendore del «vero»: trattenete, quindi, il vero, cioè trattenete quello che corrisponde al vostro cuore”, è, per noi, sorgente di impegno semplice ma fedele alla costruzione di “cultura”, cioè di ricerca appassionata alla verità della vita, al suo senso ultimo.
Grati a don Giussani per averci mostrato la strada da seguire.
Mostre a cura del Centro Culturale Sant'Andrea
Note biografiche su don Luigi GiussaniLuigi Giussani nasce nel cuore della Brianza, a Desio, da una famiglia di artigiani socialisti, il 15 ottobre 1922.
Entrato in seminario a undici anni, compie i suoi studi presso la Facoltà Teologica di Venegono, nella quale insegna per alcuni anni. Dopo l'ordinazione sacerdotale, i superiori decidono che il giovane Giussani rimanga in seminario per continuare gli studi e iniziare l'insegnamento. Nel 1954 consegue il dottorato in Teologia con una tesi su “Il senso cristiano dell'uomo secondo Reinhold Niebuhr (cfr. Teologia protestante americana)”. |
In quegli anni, tuttavia, Giussani si rende conto che nell'apparente buona salute della vita del cattolicesimo italiano, con le chiese piene, già si agita la crisi profonda: il divorzio tra fede e vita, la tradizione in contrasto con la mentalità presente, la morale ridotta a moralismo. Quindi la decisione di andare - lui, cattedratico di Santa Romana Chiesa - a insegnare religione in un liceo milanese: il Berchet. Ottenuto il permesso dai superiori, vi rimarrà dal 1954 al 1967.
La sua presenza nella scuola dà un nuovo impeto a Gioventù Studentesca (il nome con cui Azione Cattolica era presente nelle scuole superiori) e le dà il connotato di un vero e proprio "Movimento". È l'inizio della storia di "Comunione e Liberazione", che prenderà ufficialmente questo nome nel 1969.
Dal 1964 al 1990 è docente di "Introduzione alla Teologia" presso l’Università Cattolica di Milano.
Con l'inizio degli anni novanta si manifestano i primi segni della malattia che in modo sempre più grave lo accompagnerà per oltre un decennio, sino alla morte.
Negli ultimi anni partecipa agli incontri del Movimento, come esercizi spirituali e assemblee, con sempre minor frequenza, spesso inviando messaggi video. Muore il 22 febbraio 2005 a Milano.
In occasione del settimo anniversario della morte, è stato avviato l’iter canonico della causa di beatificazione e canonizzazione.
La sua presenza nella scuola dà un nuovo impeto a Gioventù Studentesca (il nome con cui Azione Cattolica era presente nelle scuole superiori) e le dà il connotato di un vero e proprio "Movimento". È l'inizio della storia di "Comunione e Liberazione", che prenderà ufficialmente questo nome nel 1969.
Dal 1964 al 1990 è docente di "Introduzione alla Teologia" presso l’Università Cattolica di Milano.
Con l'inizio degli anni novanta si manifestano i primi segni della malattia che in modo sempre più grave lo accompagnerà per oltre un decennio, sino alla morte.
Negli ultimi anni partecipa agli incontri del Movimento, come esercizi spirituali e assemblee, con sempre minor frequenza, spesso inviando messaggi video. Muore il 22 febbraio 2005 a Milano.
In occasione del settimo anniversario della morte, è stato avviato l’iter canonico della causa di beatificazione e canonizzazione.
Puoi conoscere la figura di don Giussani tramite la mostra interattiva, preparata in occasione del centenario appena celebrato, visitando questo link.
Dalla viva voce di don Giussani, uno degli incontri su “Introduzione alla realtà totale. Il rischio educativo” (giugno 1985)